per trovare le fattorie e le imprese artigianali visitabili (cantine, caseifici, ecc.) dove prenotare degustazioni ed altre esperienze da ricordare
per individuare i punti di ristorazione.La produzione vinicola è estremamente ricca e pregiata.
Una sola DOC "Valle d'Aosta" o "Vallée d'Aoste" è suddivisa in ben 7 sottozone tutte toccate dal percorso del Cammino Balteo: Donnas (tappa 3 e tappa 23), Arnad-Montjovet (tappa 4, tappa 21 e tappa 22) Chambave (tappa 20), Nus (tappa 9), Torrette (tappa 16, tappa 17 e tappa 18), Enfer d'Avrier (tappa 15), Blanc de Morgex et de La Salle (tappa 13 e tappa 14),.
Si attraversano territori coltivati a vite anche percorrendo la tappa 10 (zona tra Saint-Christophe e Quart).
I vigneti sono spesso coltivati su terrazze molto ripide con limitato impiego di mezzi meccanici ma le difficoltà del territorio non hanno impedito ai viticoltori di produrre, con sapienza e tenacia, vini genuini e di qualità.
Scopri i prodotti locali nella vetrina che segue e assaporali durante le tue soste lungo il cammino...
In estate l’erba dei pascoli di montagna, in inverno il fieno del fondovalle: formaggio grasso a pasta semicotta, la Fontina può essere prodotta solo in Valle d’Aosta, dove fiori, erbe e acqua conferiscono al latte bovino intero un profumo speciale.
Semidolce quando è fresco, ha un gusto più pronunciato quando raggiunge una maggiore stagionatura. Viene prodotto in diverse tipologie: semigrasso, con aggiunta di erbe aromatiche (ginepro, cumino selvatico, ecc.), magro, misto vaccino-caprino.
Ha un profumo ricco di aromi ed un sapore che ricorda le erbe usate nella preparazione: aglio, sale, rosmarino, alloro. Viene conservato in un recipiente artigianale di legno di castagno. La festa del lardo si tiene ad Arnad l'ultima domenica di agosto.
Prosciutto crudo alle erbe di montagna, prodotto a 1600 metri di altitudine nel villaggio di Saint-Rhémy-en-Bosses, nella valle del Gran San Bernardo.
La produzione di formaggi di capra è limitata ma molto varia e di livello qualitativo altissimo. A questi si aggiungono anche formaggi misti a base di latte bovino a cui viene aggiunto latte di capra o pecora.
Durante l’inverno, i casari producono il pregiato burro di panna, ricco e cremoso, mentre in estate, negli alpeggi di alta montagna, si lavora il burro di brossa. Per conservarlo viene fuso, filtrato e posto in vasi di vetro dando origine al beuro colo’.
Formaggio fresco, di pezzatura piccola e dalla struttura morbida ed elastica, ricavato dal latte intero a cui si aggiunge il caglio, che mantiene l’aroma e il gusto del latte.
Magro e granuloso, ottenuto dal siero riscaldato e acidificato è il séras, la locale ricotta. Con l'aggiunta di olio, aglio, ginepro, finocchio o altre spezie, il séras diventa solignoùn, saporita specialità della bassa Valle d’Aosta.
Una “crema” piacevolmente granulosa e morbida ottenuta dal siero del latte riscaldato al quale si aggiunge dell’aceto o acido citrico. E' un accostamento prelibato per la polenta.
Il latte prodotto in Valle d’Aosta è prevalentemente impiegato per la produzione dei rinomati formaggi locali. E' in vendita presso vari caseifici e a Gressan è in funzione un distributore automatico di latte fresco.
Carne essiccata di bovino, camoscio, cervo o cinghiale, è nata per conservare a lungo la carne per l'inverno. Preparata con tagli crudi interi, compatti e magri, viene lasciata a macerare con erbe aromatiche di montagna, sale, spezie e altri aromi.
Ogni famiglia ha la propria ricetta: le saouseusse possono essere di puro bovino, di puro suino o miste. Gli ingredienti di base sono carne bovina di razza valdostana (pezzata rossa o pezzata nera-castana), carne suina e lardo.
Il colore di questo insaccato è dovuto alla presenza di sangue di maiale. Nell’Alta Valle, e in particolare nella Valdigne, si ha l’abitudine di aggiungervi le barbabietole, mentre nella Bassa Valle si usano le patate.
Prosciutto cotto, leggermente affumicato, con erbe aromatiche e spezie. La coscia viene cotta varie ore in una stufa a secco, poi cosparsa con acqua e miele prima di passare alla cottura alla brace, bagnata con vino bianco.
Il pan ner, letteralmente pane nero, è ottenuto dall’impasto di farina di segale e farina di frumento in percentuali variabili ma sempre con prevalenza di segale ed è prodotto in tutta la regione.
Pane dolce a base di farina integrale di frumento e di segale, castagne, uvetta, burro, uova, sale, zucchero. L’8 dicembre Hône dedica a questa specialità una tradizionale festa gastronomica.
Al momento della panificazione per i più piccoli si facevano le flantse o flantsòn, pani di segale appiattiti a cui si aggiungeva un po’ di zucchero e di burro, uvetta, mandorle e canditi e ai quali si dà, talora, la forma di animali.
Biscotti tondi e friabili a base di nocciole, zucchero, albume d’uovo, farina. Creati dai pasticcieri valdostani nel 1930, sono divenuti la specialità dolciaria di questa piccola regione alpina.
Si coltivano soprattutto nelle zone di Gressan, Saint-Pierre, Sarre e Villeneuve. Le varietà tradizionali sono la Renetta, profumata e dalla buccia giallo-ruggine, e la Golden delicious, succosa, zuccherina e croccante dalla buccia giallo-rosata.
Nella zona compresa tra Châtillon e Pont-Saint-Martin e all’imbocco della Valle del Lys, si concentra l’80% dei castagneti della Regione. Le castagne, sovente, vengono essiccate per essere poi consumate durante l’intero arco dell’anno.
Le noci in passato venivano essenzialmente utilizzate per produrre l’olio, condimento in uso ancora oggi.
Il miele valdostano viene lavorato ancora come una volta, senza subire alcun trattamento termico: di rododendro, di tarassaco, di castagno o millefiori di montagna che varia a seconda delle fonti di nettare.
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