• Challand-Saint-Victor

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Challand-Saint-Victor

Challand-Saint-Victor, situato a 765 metri di altitudine, è frammentato in numerosi nuclei abitati e gode di un clima secco e riparato dai venti, mite in ogni periodo dell’anno, in un ampio anfiteatro di origine glaciale circondato da boschi di castagni e noci. Il territorio è attraversato da due antichi canali irrigui, il Ru d’Arlaz e il Ru Herbal, opere di grande importanza per l’economia delle terre interessate.
Questa località fu il primo possesso dei nobili e ricchi Conti di Challant, la più importate casata durante tutto il Medioevo, le cui vicende storiche sono saldamente legate a quelle della Valle d’Aosta.

COSA VEDERE
La Chiesa parrocchiale di San Vittore: riedificata nel XVII secolo, conserva portale e contrafforti quattrocenteschi. La costruzione fu finanziata dai conti di Challant, di cui si può tuttora vedere lo stemma nobiliare in una chiave di volta sopra un contrafforte.
● Le rovine del Castello di Villa: situato in una zona rocciosa poco dopo l’abitato di Nabian, rappresenta uno dei più antichi manieri della nobile famiglia degli Challant.
● Le cappelle: numerosissime le chiesette sparse sul territorio comunale, tra cui la cappella di Saint-Préjet a Targnod, sorta tra devozione e fantasia popolare. Nel patois locale infatti “predzi” significa “parlare” e per questo ancora oggi si invoca il Santo a cui è dedicata la piccola cappella affinché guarisca i bambini dalla balbuzie.
● I ponti romani: nel villaggio di Verval una breve passeggiata consente di raggiungere due ponti a schiena d’asino di origine medievale, noti però da sempre come “ponti romani”, importanti per l’economia rurale del passato per il collegamento tra i due versanti della valle.

NATURA E SPORT
I boschi di Challand-Saint-Victor, percorsi da antichi sentieri, offrono la possibilità di fare rilassanti passeggiate nella natura o escursioni più impegnative, tra cui quelle al colle Dondeuil o alla Becca Torché. Vecchie mulattiere e rus, gli antichi canali irrigui, permettono agli appassionati della mountain bike di scovare interessanti percorsi.
Per gli amanti dell’equitazione, è inoltre a disposizione un maneggio.
Il comune è conosciuto soprattutto per la riserva naturale del Lago di Villa, ambiente peculiare che ospita specie botaniche e animali rari. Da non perdere anche la suggestiva cascata di Isollaz, che forma un salto d’acqua di quasi 50 metri nei pressi del villaggio Targnod.
In inverno, per la vicinanza alle piste da sci di Brusson e al comprensorio del Monterosa Ski, è un luogo ideale per un soggiorno lontano dalle località più animate, senza però rinunciare allo sport e al divertimento.

FESTE E TRADIZIONI
Festa del pane nero: nel mese di ottobre, i forni dei villaggi di oltre 50 comuni della Valle d’Aosta si accendono per cuocere il tradizionale pane nero, tra cui il forno della frazione Nabian. La cottura del pane, che un tempo aveva luogo una o due volte l’anno, rappresenta ancora, per le genti di montagna, un momento di aggregazione e condivisione.
Medioevo nella terra degli Challant: si tratta di una festa itinerante tra i comuni di Issogne, Verrès e Challand-Saint-Victor, alla riscoperta della storia della nobile famiglia degli Challant che nel Medioevo dominò la Bassa Valle d’Aosta. 

PER I PIÙ PICCOLI
Challand-Saint-Victor, comune di media montagna a un’altitudine non troppo elevata, è un’oasi di tranquillità per le famiglie. Con una breve e piacevole passeggiata fattibile anche con il passeggino, è facilmente raggiungibile il suggestivo e solitario Lago di Villa, inoltre, lungo il sentiero 11 che da questa riserva naturale conduce al Col d’Arlaz, è stato creato un percorso artistico con 14 opere create utilizzando materiali naturali, interessante e divertente anche per i bambini.

IDENTIKIT
Altitudine: 765 m
Abitanti: 540
Come arrivare con i mezzi pubblici: Challand-Saint-Victor è raggiungibile in autobus con la linea “Verrès – Saint-Jacques”. Per gli orari, visita il sito della compagnia VITA Group.

N.B.: queste informazioni non sono direttamente collegate al percorso Cammino Balteo ma contribuiscono all'offerta turistica complessiva della regione Valle d'Aosta.