• Testa del Rutor

Testa del Rutor

Località: La Thuile

Il Rutor si erge di poco dal margine meridionale dell’omonimo ghiacciaio e si colloca sullo spartiacque che divide la Valgrisenche dalla Valle di La Thuile. Incerte sono le origini del toponimo. L’alpinista britannico Coolidge sostiene la derivazione dai due termini del patois valdostano “ru” (ruscello) e “tort” (serpeggiante). Lo studioso locale Berton afferma invece che il nome deriva dal patois “roese” (ghiacciao) e dal celtico “tor” (cima rocciosa). Senza propendere per alcuna delle ipotesi, l’aspetto del Rutor è quello di una modesta elevazione rocciosa che fuoriesce dalla massa di un esteso ghiacciaio a mantello.

Dati tecnici

Percorso

Primo giorno
Lasciato il villaggio di La Joux, si imbocca il comodo sentiero che - dopo un avvio pianeggiante – inizia ben presto a salire a tornanti nel bosco. Il sentiero costeggia il torrente alimentato dal ghiacciaio del Rutor e dalle altre masse glaciali della zona; da rammentare che il corso d’acqua forma tre celebri cascate che è possibile ammirare seguendo le brevi diramazioni che si staccano dal sentiero principale. Si transita quindi nei pressi dei ruderi della Montagne du Glacier, per salire l’ultima rampa che permette di guadagnare quota e di portarsi al rifugio Deffeyes.
Secondo giorno
Dal rifugio si segue il sentiero che si dirige, passando attraverso una zona di laghetti, verso il Passo di Planaval, su terreno a tratti roccioso e a tratti detritico: il cammino, dove il sentiero è meno evidente, è comunque agevolato dalla presenza di ometti. Aggirato un dosso roccioso si transita ai piedi delle rocce che sostengono la Pointe des Invergneures e si raggiunge lo sbocco della valletta che scende dal Passo di Planaval. Quindi, in piano, si raggiunge la morena che si scavalca per raggiungere il ghiacciaio del Rutor. Lo si risale in direzione sud, costeggiando alla base la dorsale formata dal Flambeau, dai Doravidi e dallo Château Blanc, e raggiungendo il Colle del Rutor (3373 m). Dal valico, si segue la cresta sud, a tratti rocciosa a tratti nevosa, fino a toccare le rocce terminali che si salgono facilmente. Lo spuntone della vetta dista pochi metri.
Discesa: lungo l’itinerario di salita.

L’itinerario richiede esperienza di alta montagna, è consigliabile farsi accompagnare da una guida alpina.

Durata andata

6h45

Periodo consigliato

luglio - settembre

Difficoltà

F - Facile

Dislivello

845 m. + 995 m.

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N.B.: queste informazioni non sono direttamente collegate al percorso Cammino Balteo ma contribuiscono all'offerta turistica complessiva della regione Valle d'Aosta.