• Le macine della Valmeriana

Le macine della Valmeriana

Località: Pontey

Le pendici del Monte Barbeston sono caratterizzate dalla presenza di una roccia che grazie alle sue particolari proprietà è stata sfruttata fin dall’antichità per la produzione di macine da granaglie e di pentole in pietra ollare. In particolare il sentiero tra l’Alpe Valmeriana (Pontey) e Bellecombe (Châtillon) è stato chiamato anche “Strada del Sole” in quanto disseminato di splendidi resti di antiche macine abbozzate nella roccia che ricordano rappresentazioni di dischi solari.

Dati tecnici

Percorso

La pietra che domina la Valmeriana è un cloritoscisto granatifero a elevato tenore di talco, roccia sfruttata ad uso industriale per l’estrazione di incalcolabili tonnellate di materiale destinato alla produzione di macine da granaglie e di pentole ollari, fin dai tempi più antichi. Questa roccia è caratterizzata da una matrice cloritico-talcosa “tenera” e dunque facilmente lavorabile a mano e al tornio, e dalla presenza di granati rossi e da cloritoidi neri, minerali di elevata durezza e dal notevole potere abrasivo utili nella macinazione delle granaglie.

In Valmeriana le macine erano estratte e sgrezzate; in seguito, dopo essere state caricate su slitte, venivano condotte verso il fondovalle, dove probabilmente erano immagazzinate, rifinite ed infine tassate. Il materiale estratto venne utilizzato fino a tempi più recenti anche per la tornitura di vasi e di pentole ollari (tornio ad alimentazione idraulica).
Fino a poco tempo fa era ancora possibile osservare nei pressi della fornace per la fusione del ferro, risalente al XVII secolo, un vasto cumulo di scarti (tenoni o maschi) che risultavano all’interno dei vasi a tornitura completata.

Le prime notizie storiche sullo sfruttamento delle cave della Valmeriana risalgono ai secoli XI e XII, quando i Signori di Vercelli, di Ivrea, di Viverone e di Bard si scambiarono numerosi carteggi dai quali emerge il vivo interesse di monopolizzare il redditizio traffico delle macine. Dalla documentazione relativa a quegli anni si apprende che passarono attraverso Bard migliaia di macine che provenivano in modo particolare dalla Valmeriana e da Saint-Marcel e, considerato che una parte del prodotto era utilizzata anche dai mugnai valdostani, si raggiungono totali altissimi circa l’effettivo numero di macine prodotte nella nostra regione.

Come arrivare
Dal centro di Pontey si procede in direzione di Chambave fino ad imboccare sulla sinistra la strada che riporta le indicazioni per i villaggi di Verthuy e di Cloutraz. Giunti in auto al villaggio di Cloutraz, dove finisce la strada asfaltata, si procede a piedi seguendo le indicazioni segnalate nel “percorso” di visita al geosito.

Percorso a piedi
Dal villaggio di Cloutraz si procede a piedi lungo il sentiero n.1 per circa due ore fino a raggiungere l’Alpe Valmeriana (quota 1791 m), e da qui seguire il sentiero n. 3 fino quasi all’Alpe Salé in direzione Bellecombe.
Lungo il percorso, disseminato di resti di antiche macine abbozzate nella roccia o cavate, sarà possibile soffermarsi su tre siti di estrazione in particolare: dopo circa 10 minuti dall’Alpe Valmeriana una prima cava piuttosto evidente è costituita da una parete di roccia posta ad una cinquantina di metri a monte rispetto al sentiero che riporta soprattutto le impronte delle mole estratte; dopo altri 10 minuti circa un secondo sito, deviando di poco dal sentiero, mette in evidenza i segni dell’antica lavorazione; infine, dopo altri 15 minuti circa, un terzo sito di estrazione, ancora a monte rispetto al sentiero, mette in mostra una decina di splendide macine abbozzate sopra una grande roccia adagiata sul pendio.

Durata andata

2h40

Durata ritorno

2h06

Lunghezza

4673 m

Periodo consigliato

maggio - ottobre

Difficoltà

E - Escursionistico

Dislivello

744 m

N.B.: queste informazioni non sono direttamente collegate al percorso Cammino Balteo ma contribuiscono all'offerta turistica complessiva della regione Valle d'Aosta.