• Ecomuseo Walser

    Musei

Ecomuseo Walser

Località: Gressoney-La-Trinité

Estate 2024

Giugno: sabato 1-8-22-29 orario visita 15:00-16:00-17:00

Luglio

  • giovedì 18-25 orario visita 15:00-16:00-17:00
  • sabato 6-13-20-27 orario visita 15:00-16:00-17:00
  • domenica 21e 28 orario visita 10:00-11:00

Agosto

  • mercoledì 7-14-21-28 orario visita 15:00-16:00-17:00
  • giovedì 1-8-22-29 orario visita 15:00-16:00-17:00
  • venerdì 2-9-16-23-30 orario visita 15:00-16:00-17:00
  • sabato 3-10-17-24-31 orario visita 15:00-16:00-17:00
  • domenica 4-11-18-25 orario visita 10:00-11:00-15:00-16:00-17:00
  • chiuso lunedì, martedì e 15 agosto

Settembre

  • sabato 7-14-21-28 orario visita 15:00-16:00-17:00
  • domenica 1-8-15-22 e 29 orario visita 10:00-11:00

 

Si raccomanda la puntualità. Durata della visita 55 minuti 

Per i gruppi prenotazione obbligatoria almeno 15 giorni antecende la visita.

Intero € 3,00

Ridotto € 2,00 (gruppi di oltre 15 persone, adulti > 65 anni, studenti universitari)

Gratuito < 18 anni, persone con disabilità e loro accompagnatore, accompagnatore di gruppi, nella misura di 1 ogni 15 persone

Catalogo del museo in vendita a 15,00 €

 

  • il punto di ritrovo per la visita del Museo è il Walser Ecomuseum, al secondo piano sopra L'Office Régional du Tourisme/Ufficio del Turismo.
  • i minori che vogliono effettuare la visita dovranno essere sempre accompagnati da almeno un adulto.
  • è vietato l’ingresso con animali al seguito.
  • sito non accessibile alle persone con disabilità fisica in carrozina e non adatto a passeggini 

 

Contatti

La visita all’ecomuseo attraversa tre strutture che offrono l’opportunità di un viaggio alla scoperta della cultura walser:

Casa Rurale – Puròhus

Antica casa rurale del 1700 che ripropone l’autentica atmosfera di una tipica abitazione walser con il suo “Wohngade”, la stalla-abitazione. Il Wohngade, un tempo cuore pulsante dell’attività lavorativa, comprende una parte adibita a ricovero degli animali ed una riservata all’abitazione umana, separate tra loro da una divisoria in legno. La coabitazione era finalizzata allo sfruttamento del calore animale. Visitabile anche la bella cantina a volta e il fienile con gli attrezzi da lavoro.

Casa Museo – Pòtzschhus

Negli ambienti di questo “stadel”, nome dialettale della tipica casa walser, sono allestite mostre permanenti dedicate al territorio. Nella sala del Monte Rosa, si raccontano l’evoluzione dei ghiacciai nel tempo, la storia della conquista delle cime e dei suoi protagonisti, l’evoluzione tecnica alpinistica, la storia dei rifugi e l’affascinante impresa della posa del “Cristo delle Vette”, la grande statua in bronzo posta sul ghiacciaio del Rosa a 4170 metri. Vi è poi una sezione dedicata alla storia e alla funzione dei due laboratori scientifici “Istituto Angelo Mosso” e “Regina Margherita” (quest’ultimo allestito nell’omonimo rifugio, il più alto d’Europa, a 4554 metri), sedi dei primi studi degli effetti dell’altitudine sull’uomo. Un'area è dedicata anche alla Krämertal - La Valle dei Mercanti Walser. Presso la sala al primo piano, sede anche dell'Office Régional du Tourisme, si può ammirare un’esposizione sulla storia del costume locale, famoso per la sua bellezza ed eleganza.   

Baita di Binò Alpelté

Si tratta della terza struttura dell’Ecomuseo, costituita da una casetta sita in località Binò e destinata un tempo, da giugno alla fine di settembre, allo sfruttamento dei pascoli situati nelle vicinanze del capoluogo. L’edificio è formato da due fabbricati contigui, costruiti al riparo di un unico masso naturale, la “balma”, che funge da tetto e li protegge dalla caduta di valanghe e di pietre, a cui la zona è esposta durante l’inverno e la primavera. Lo spazio più ampio veniva utilizzato per il ricovero notturno di una ventina di capi, tra bovine adulte da mungitura e vitelli, mentre l’altro era adibito alla lavorazione del latte. La Baita è aperta solo nel periodo estivo secondo disponibilità ma raggiungibile anche in autonomia seguendo il sentiero n. 15.

Vedi anche

N.B.: queste informazioni non sono direttamente collegate al percorso Cammino Balteo ma contribuiscono all'offerta turistica complessiva della regione Valle d'Aosta.