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Museo Alpino Duca degli Abruzzi

Località: Courmayeur

dal giovedì al martedì: 90.00 - 12h.00 e 16:00 - 19:00

chiuso il mercoledì

dal 6 dicembre è aperto anche il mercoledì con orario 16:00 - 19:00

 

  • Ingresso intero: € 5,00
  • Bambini 6/14 anni, over 65 e gruppi di minimo 20 persone: € 3,00

Ingresso consentito ad un massimo di 10 persone per volta.

Contatti

Materiali, divise storiche, abbigliamento da montagna e curiosi oggetti raccontano più di 150 anni di storia del mestiere di guida alpina.

Il museo fu voluto ed iniziato da Luigi Amedeo di Savoia e venne inaugurato nel 1929.

L’ allestimento si sviluppa oggi su due piani lungo un percorso espositivo caratterizzato da numerose sezioni tematiche che ricostruisce e ripercorre le varie tappe della storia del mestiere di guida alpina.

Il piano terra è dedicato ai pionieri, le “guides à mulets” che con l’aiuto del muli accompagnavano viaggiatori anche illustri, come alcuni membri della Famiglia Reale, alla scoperta dei territori d’alta quota ancora inesplorati.

Testimonianze, fotografie ed oggetti raccontano l’evolversi dell’alpinismo e dell’attività delle guide alpine:

  • immagini delle spedizioni del secolo scorso in Alaska, India, Africa, K2 e Polo Nord 86^ latitudine, con Amedeo Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi e le Guide Alpine di Courmayeur;
  • materiale utilizzato nella missione in cui si arrivò alla massima latitudine mai raggiunta al Polo Nord (la slitta, le calzature imbottite e realizzate appositamente a mano, gli strumenti della nave Stella Polaris, vari capi d’abbigliamento e la giacca indossata dal Duca degli Abruzzi);
  • oggetti a ricordo dell’Africa appartenenti alle popolazioni del luogo;
  • la storia dei bivacchi ed il loro utilizzo, con l’esposizione del bivacco del Freboudze, installato nel 1925;
  • la raccolta dei libretti delle Guide Alpine di Courmayeur con le testimonianze dei clienti ed i libri di vetta;
  • testimonianze della nascita della disciplina dello sci alpinismo ed esposizione di materiale di Toni Gobbi, che ne fu l’iniziatore;
  • l’imbragatura inventata dalla guida Arturo Ottoz;
  • l’angolo del Soccorso Alpino con l’equipaggiamento dalle origini ai giorni nostri;
  • la parete con piccozze, scarponi e ramponi con il loro percorso storico.

N.B.: queste informazioni non sono direttamente collegate al percorso Cammino Balteo ma contribuiscono all'offerta turistica complessiva della regione Valle d'Aosta.